Tutti noi vogliamo cose diverse rispetto a quelle che abbiamo, pensiamo che se fossimo da qualche altra parte saremmo più felici … ma di cosa abbiamo bisogno? Cosa vogliamo effettivamente? Cosa vuol dire essere sereni?
Tutti vogliamo essere sereni.
Tutti vogliamo sentirsi sicuri.
Tutti vogliamo sentirsi bene con se stessi.
Nessuno vuole sentirsi male.
Nessuno vuole sentire dolore.
Hai mai provato a domandarti cosa ti fa star bene?
Ti sei mai risposto onestamente e consapevolmente?
La maggior parte delle risposte sono false. Ti sei preso in giro perché non ti conosci. Nessuno conosce se stesso se è condizionato e i condizionamenti sono vivi fin dalla tenera età quando qualcuno inizia a dirci e ad insegnarci cosa dobbiamo fare, cosa è giusto e sbagliato, cosa ci fa bene e cosa no … ecco quello è il momento in cui assorbiamo tutto ciò che ci circonda come delle spugne e … senza sapere come, senza conoscere la causa ci aggrappiamo ad una verità che non è verità, ad una realtà che non è realtà …
Siamo molto bravi a mentire e lo facciamo anche con noi stessi.
Forse sarà forte quello che ti dico e puoi non credermi. Fai bene a non credermi ma prova ad essere onesto con te …
Prova a fare un gioco … prova a domandarti cosa ti impedisce di avere la serenità a cui miri. Non sono forse le paure, le emozioni negative, i rapporti conflittuali che ti impediscono di andare avanti, di realizzare i tuoi sogni?
Quante volte colpevolizzi gli altri per un tuo insuccesso? Quante vole non vai avanti perché l'altro ha fatto, ha detto o addirittura ti aspetti che l'altro faccia qualcosa che non fa e per il fatto che non lo faccia gli dai la colpa di un tuo insuccesso?
Abbiamo molto in comune con l'altro … molto di più di quanto crediamo.
L'altro che tanto colpevolizziamo, che ci urta con i suoi atteggiamenti, che lo schiviamo perché non ci piace, quell'individuo che ci fa provare un senso di fastidio quando è vicino a noi … forse potremmo osservarlo in modo diverso.
Hai mai pensato che tutti noi diciamo “l'altro dice, l'altro ha fatto, ...”. Pensaci ... se tutti diciamo “l'altro” non siamo forse tutti quanti “l'altro”?
Allora proviamo a fare qualcosa di diverso. Proviamo ad osservare dentro di noi invece di guardare fuori di noi stessi.
Proviamo a osservare quell'altra persona come qualcuno che ci sta dando un'opportunità di crescere, di amare o comunque di osservare quella parte di noi che non vogliamo vedere.
Qualcuno disse:”Gli occhi sono lo specchio dell'anima”. Gli occhi sono quell'organo che ci permette di guardare verso l'esterno. Perché utilizzare questo meraviglioso organo per osservare il mondo esterno e criticarlo? Perché ci riduciamo a giudicare quello che vediamo invece di osservare semplicemente?
Nessuno ce lo ha insegnato perché le persone da cui siamo circondati sono state anch'esse condizionate, a loro volta condizionate da altre, ma allora come si fa ad uscire da questo turbine di condizionamenti?
Oggi, sì … proprio oggi proviamo ad incontrare le persone e a comportarci diversamente.
Osserva e non giudicare. Il giudizio di cui parlo è l'espressione di ogni tipo di parola che la nostra mente possa esprimere facendoti emettere un suono (una parola) o anche emettere un pensiero.
“Wow!”
“Che bello!”
“Che discorso!”
“Non mi piace proprio per nulla!”
Questi sono alcuni degli infiniti esempi dove utilizziamo la nostra mente inconsapevolmente ed emettiamo un pensiero o una parola.
Prova per un periodo di tempo, anche solo un giorno ad osservare senza dare alcun giudizio. E se ci riuscirai e se ti piacerà questo gioco prova a ripeterlo il giorno dopo.