Il momento dell'equinozio, avvenuto il 23 Settembre 2015, ha sempre rappresentato un momento magico sin dall'antichità. Giorno tipico per celebrare l'Autunno è ritenuto un momento di passaggio, il momento in cui ci si rivolge verso il nostro Essere.
Presso antiche popolazioni l'Equinozio autunnale veniva festeggiato in nome del Dio della vegetazione e dei raccolti: rapito per 3 giorni dopo la sua nascita venne fatto prigioniero per lunghi anni sino al giorno in cui venne liberato dal cugino di Re Artù. A causa del suo soggiorno ad Annwn Mabon, nome di questo Dio, rimase giovane per sempre.
Lo stesso fatto avvenne alla figlia di Demetra che, come segno di lutto e fin quando non riebbe sua figlia rapita rese impossibile il germogliare la terra.
Questi miti ricordano che dopo le gioie della primavera e dell'estate viene lasciato il posto all'Autunno, stagione del sacrificio di un Dio / Dea.
Durante la Rivoluzione Francese (dal 1793 al 1805) l'equinozio d'Autunno venne battezzato come primo dell'anno e in Giappone è una festività dedicata alla famiglia.
